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venerdì, Aprile 19, 2024
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Officina Coppola, fucina di artisti

Tra i progetti a medio termine di Donato Coppola c’è quello di una scuola di arte applicata che recuperi il senso rinascimentale della tradizione coniugandolo con la modernità. “Mi piacerebbe – afferma Donato Coppola- convogliare qui i ragazzi giovani che vogliono occuparsi di design, arte, arti applicate, artigianato di alto livello che recuperi le antiche tecniche attualizzandole con i nuovi materiali e i nuovi processi produttivi in una sorta di remake contemporaneo della scuola di arti e mestieri. Mi piacerebbe chiamarla l’Accademia delle competenze. In questo mi aspetterei uno scatto di lungimiranza da parte della classe politica locale per investire in occasioni di sviluppo ad alti livelli per i giovani in modo da creare una fucina di talenti e di lavoro”. Intanto ciclicamente Officina Coppola ospita artisti nei suoi spazi. In questo periodo collaborano con Coppola Orodè Deoro e Dario Giancane.

Dario Giancane nasce classe 1982, leccese, lavora alle sue creazioni in ferro. Si laurea col massimo dei voti in decorazione ma sin da bambino si forma e lavora, con precoce e sicura vocazione per l’arte accanto al padre, maestro artigiano del ferro battuto, dal quale acquisisce i segreti di un mestiere e di una tradizione antica. Dal 2003 intraprende la sua carriera artistica riscuotendo entusiastici consensi e partecipa a numerose collettive e concorsi collaborando con artisti affermati. L’intuizione creativa e il temperamento passionale hanno portato l’artista a volersi scontrare con la durezza del ferro, materiale così difficile da domare, plasmando tutti i tipi di leghe metalliche e soffermandosi con maggior estro sulla tecnica dell’ageminatura. L’impatto con la superficie dura delle lastre di ferro che incide e la forza creativa del fuoco ci induce a pensare che è la difficoltà del mezzo espressivo che contribuisce alla buona qualità delle sue opere.

Orodè Deoro, tarantino, classe 1974 è docente di Tecniche del Mosaico, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, città in cui vive e in cui nel 2019 apre il nuovo laboratorio. Artista eclettico, si occupa di mosaico, pittura e action painting in spettacoli multidisciplinari. Nella creazione dei mosaici in ceramica i suoi riferimenti sono in primo luogo letterari, poi pittorici, musicali e solo infine musivi. Autodidatta, le sue tessere sono uniche, simboliche, curve. “Ho scelto la ceramica -afferma- perché solo la ceramica mi permette di tirar fuori la mia idea pittorica di mosaico. Cerco di utilizzare il minor numero di tessere possibile nella creazione di un corpo, di un viso. Tutte le opere sono utilizzate con il solo uso delle tenaglie.

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