Nonostante i venti di guerra che spirano nel mondo e con maggior vigore in Europa, il week end pasquale, che da sempre sta ad indicare l’avvio della stagione turistica, ha dato segnali incoraggianti e speranze all’industria del turismo, specialmente per la città di Matera. Lo confermano gli operatori che con qualche distinguo parlano di segnali positivi e di presenze che fanno ben sperare per l’anno in corso.
Ma la guerra incombe e ce lo ricordano i costi dell’energia e l’approvvigionamento delle materie prime che, oltre a segnare aumenti in qualche misura sproporzionati e preda di speculazioni, molto spesso risultano (le materie prime) introvabili o consegnate con gravi ritardi a discapito di tutto l’indotto produttivo e quindi del mercato.
La guerra sta rigettando il mondo indietro nella storia, quando si frapponevano i due blocchi in piena “guerra fredda”; oggi si contrappongono nuovamente la cultura occidentale e quella dell’est ed infatti gli operatori turistici ci segnalano che sono tornati a visitare i nostri luoghi i turisti americani, britannici ed europei; mancano le presenze russe, ucraine e cinesi, queste ultime ridotte di molto. Evidentemente bisognerà adattarsi e riformulare proposte confacenti con il nuovo mercato che si sta delineando nella speranza che la situazione bellica non degeneri facendo precipitare l’umanità in una nuova era del tutto sconosciuta ai più.
Insomma pur registrando segnali di ripresa soprattutto nel settore del turismo, le imprese sono preoccupate per un futuro incerto sotto il profilo economico e sotto l’aspetto dei mercati che sono destabilizzati dalla guerra in atto e tutto questo crea mancanza di nuovi investimenti, ristagno economico che genera inflazione e speculazioni a danno di famiglie ed imprese.