Sono stati avviati i lavori per l’escavazione di un pozzo industriale pilota in agro di Ferrandina per valutare la quantità di acqua presente nel sottosuolo al fine di fronteggiare il problema dell’approvvigionamento idrico delle aree industriali della Val Basento attraverso una soluzione che possa garantire tutte le forniture di acqua utili per rendere efficiente la zona industriale.
Questo problema era stato già al centro di un incontro svoltosi in Regione, nei mesi scorsi, su iniziativa dell’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo Alessandro Galella, con la partecipazione dei rappresentanti di Confindustria, del Consorzio di Sviluppo industriale Industriale di Matera, dell’Egrib e del Consorzio di Bonifica.
I rappresentanti delle imprese lamentano ricorrenti interruzioni e limitazioni nell’erogazione dell’acqua, soprattutto nei periodi estivi, a loro dire dovute soprattutto alla dipendenza da un unico schema idrico della fornitura per le aree industriali.
Durante l’estate scorsa l’area industriale Val Basento fu oggetto di una crisi idrica poi rientrata a seguito di piogge e fu ripristinata con continuità la distribuzione di acqua industriale nelle quantità richieste dalle aziende insediate nelle aree attrezzate di Ferrandina e Pisticci Scalo.
L’acqua sarebbe stata captata dal fiume Basento “fino a ricostituire la riserva idrica massima disponibile” nell’impianto consortile di produzione a Macchia di Ferrandina (Matera).
Fuina sollecitò la realizzazione di collettori di adduzione dell’acqua dagli invasi rimarcando la fragilità del sistema di approvvigionamento di acqua per le industrie della Valbasento e l’improrogabilità di azioni tese a risolvere in maniera strutturale e definitiva la carenza idrica.
Alessandro Martemucci