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domenica, Giugno 4, 2023
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Dall’idrogeno verde di Basilicata la risposta alla crisi del gas

La recente crisi energetica ha fatto emergere in maniera ancora più urgente la necessità di pensare a nuove fonti di approvvigionamento, fra queste ovviamente l’idrogeno verde che, oltre all’uso tout-court negli impianti industriali (in sostituzione dell’idrogeno grigio) e nel settore della mobilità, può essere infatti impiegato come straordinario acceleratore del processo di decarbonizzazione e di conversione dei processi industriali in chiave ecosostenibile. I cantieri per i primi progetti di “ecosistemi chiave in mano” – che captano l’anidride carbonica e la trasformano in metanolo e alcoli simili grazie all’utilizzo di impianti di piccole dimensioni, che producono idrogeno verde utilizzando energia generata da impianti fotovoltaici – saranno aperti già nei prossimi mesi e i primi passi di questa strategia sono già stati avviati in Puglia, dove sono stati individuati rapporti con off-taker industriali interessati all’acquisto di idrogeno verde a costi competitivi. Lo stesso può avvenire nelle aree industriali gestite dal Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Matera che si apprestano a diventare hydrogen valley. La Basilicata infatti, assieme a Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Puglia, ha indicato come “Progetto bandiera” la realizzazione di siti di produzione di idrogeno green in aree industriali dismesse. L’ambito è quello della Missione 2 del Pnrr. Per il Progetto Hydrogen Valleys e interventi affini è previsto un finanziamento di cinquanta milioni di euro, dieci per Regione. “Per la costituzione dell’ecosistema, oltre all’area per la realizzazione dell’impianto di produzione d’idrogeno, è necessario, infatti, avere nelle vicinanze uno o più parchi fotovoltaici in grado di fornire l’energia da elettricità verde – afferma Rocco Fuina, Amministratore unico del Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Matera – e dei players industriali che devono abbattere le loro emissioni dell’inquinante in atmosfera. In Basilicata, quindi, grazie alla buona presenza di fotovoltaico e all’importante tessuto industriale della regione, vi sono tutte le condizioni per avviare questa progettualità”. Questa operazione rappresenta un nuovo stimolo verso la transizione ecologica con il Consorzio che partecipa attivamente allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde lavorando per superare i limiti che ancora affliggono il settore. “Oggi è il momento di fare un importante salto tecnologico -conclude Fuina- e pensare all’idrogeno come a una straordinaria risorsa intermedia utile per la realizzazione di prodotti stabili ecosostenibili. Una produzione integratache permetterà di accelerare sulla decarbonizzazione superando le problematiche ormai note legate alla produzione di grandi quantità di gas e del suo trasporto”.

Giovanni Martemucci

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