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domenica, Giugno 4, 2023
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Fondo nuove competenze: pubblicato il decreto di rifinanziamento

Firmato il decreto per il rifinanziamento, con un miliardo di euro, del Fondo Nuove Competenze (FNC); il fondo ha la finalità di offrire ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze per meglio adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro. L’obiettivo è consentire alle aziende di ripensare i processi di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi delle transizioni digitali ed ecologiche, al fine di offrire ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendoli allo stesso tempo. I destinatari del fondo, istituito presso l’ANPAL (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro), sono i datori di lavoro del settore privato che abbiano stipulato, con le associazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative in ambito nazionale, ovvero con le loro rappresentanze sindacali operative in azienda (RSA o RSU), accordi collettivi aziendali o territoriali di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, stabilendo altresì che parte dell’orario di lavoro sia finalizzato alla realizzazione di appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore. L’accordo collettivo, per essere valido ai fini del presente incentivo, dovrà essere sottoscritto entro il 31 dicembre 2022 e dovrà prevedere: • progetti formativi, da realizzarsi anche nel 2023; • numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento; • numero di ore (massimo 200 ore per lavoratore) dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze. Gli oneri finanziabili previsti dal decreto di rifinanziamento del Fondo per il 2022 prevedono il finanziamento dell’orario di lavoro finalizzata a percorsi formativi secondo le seguenti modalità: a. la retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla lettera b. a carico del lavoratore, è finanziata per un ammontare pari al 60% del totale. c. gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo. d. la quota di retribuzione finanziata dal Fondo di cui alla lettera a) è pari al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione dell’orario normale di lavoro, di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda. Al fine della presentazione dell’istanza di accesso al Fondo, i datori di lavoro identificano la necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica in funzione di uno dei seguenti processi:
a) innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
b) innovazioni aziendali volte all’Efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
c) innovazioni azienda li volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
d) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
e) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicoltura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
f) promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

Progetti formativi L’aggiornamento delle professionalità identificato dai datori di lavoro ai fini dell’accesso al Fondo è associato ad un progetto formativo per l’accrescimento delle competenze dei lavoratori individuate nell’ambito delle seguenti classificazioni internazionali: a) con riferimento ai processi nell’ambito della transizione digitale, i progetti formativi potranno riguardare lo sviluppo e l’accrescimento delle competenze digitali di base secondo il modello europeo «DigComp 2.1» e delle competenze digitali specialistiche sulla base della classificazione europea contenuta nella norma UNI EN 16234-1 «e-Competence Framework 3.0»; b) con riferimento ai processi nell’ambito della transizione ecologica, i progetti formativi potranno riguardare lo sviluppo e l’accrescimento delle abilità/competenze identificate dalla Commissione Europea quali utili alla transizione ecologica nell’ambito della classificazione European Skills, Competences, Qualifications and Occupations.

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