Storicamente le imprese energivore in Italia soffrono di una doppia penalizzazione rispetto agli altri Paesi europei con riferimento al gas naturale in quanto, oltre a pagare un extra costo sul prezzo all’ingrosso, non beneficiano di un meccanismo di agevolazione su fiscalità e parafiscalità. Un ulteriore effetto penalizzante per l’Italia deriva da una applicazione distorsiva in Europa dei meccanismi delle tariffe di transito gas. Prima del conflitto in Ucraina, il costo dell’elettricità per le imprese industriali in Italia risultava più elevato della media degli altri principali Paesi europei del 18%. Grazie ad alcuni interventi normativi, tale divario si era recentemente ridotto per gli energivori (mentre restava ampio per le altre imprese), tuttavia rischia di aggravarsi in modo significativo alla luce della forte dipendenza dell’Italia dal gas naturale per la produzione elettrica. Questa penalizzazione è destinata ad incidere sempre di più sia per la diminuzione delle quote gratuite a disposizione sia per l’aumento del costo dei permessi per le emissioni di CO2 che, in due anni, risulta più che triplicato. Guidano tale rincaro l’innalzamento degli obiettivi ambientali europei – amplificato anche da fenomeni speculativi – e, più recentemente, una maggiore richiesta di carbone e olio combustibile per la produzione elettrica a fronte della crisi del gas. In questo scenario l’apporto che l’idrogeno verde può dare all’industria lucana è di fondamentale importanza per questo occorre accelerare sulla creazione delle hydrogen valley. L’idrogeno ha bisogno di ulteriori approfondimenti in sede scientifica e applicativa per essere utilizzato come combustibile sostitutivo dei comFOCUS ENERGIA L’hannus orribilis dell’energia bustibili fossili ma è una delle strade percorribili che anche in Basilicata possono risultare strategiche. Con la partenza delle Hydrogen Valley in Basilicata la prospettiva di benefici concreti per le aziende allocate nelle aree di competenza del CSI non può fare altro che costituire un ulteriore incentivo al fare impresa sostenibile.
Giovanni Martemucci